Negli ultimi mesi si è sentito tanto parlare di Cuba in radio ed in televisione per la scomparsa di Fidel Castro. Così ci siamo ricordati di quell’isola felice e del nostro meraviglioso viaggio a bordo di una vecchia Geely bianca che con più di due passeggeri faticava a superare i 40km orari.
Ma andiamo per ordine.
Nel 1962 infatti, gli Stati Uniti, che prima di allora erano il primo partner commerciale Cubano controllando 1/3 della produzione di canna da zucchero, proclamò il blocco economico contro Cuba. Nessun americano potè sbarcare a Cuba, via aereo o via nave, per più di 60 anni. Da questo Settembre invece, sono stati riprogrammati più di 100 voli di linea al giorno, con la conseguenza di contaminare ed accellerare il processo di modernizzazione dell’isola.
Un passaggio naturale, direte voi, ma non per Cuba. La sua particolarità ed infinita bellezza infatti risiede nel suo essersi fermata nel tempo, agli anni ’60.
Una natura selvaggia, uno stato che controlla l’economia del paese, auto d’epoca, musica, ritmo e fierezza. Uomini e donne che vivono nella povertà ma a testa alta, pieni di valori. Questa è Cuba.
Havanatur è sicuramente la più conosciuta e specializzata.
Internet: come anticipato sopra, internet a Cuba è quasi del tutto inesistente.
L’unico modo per connettersi è tramite delle “tarjetas” della compagnia Etecsa, che sta per Empresa de Telecomunicaciones de Cuba S.A.
E’ possibile acquistarle nei punti vendita diretti per il costo di 2 CUC all’ora, oppure in hotel per 3 CUC all’ora fino ad esaurimento scorte.
Mezzi di trasporto: ci sono due modi per girare Cuba, in macchina ed in autobus. Noi abbiamo optato per la prima soluzione, senza autista. Una scelta coraggiosa considerando che non potevamo usare Google Maps (per assenza di internet), le stazioni di servizio sono come oasi nel deserto e le strade sono in pessime condizioni. Ma in questo modo, assaporerete di più il viaggio, la cultura ed il paesaggio. Senza alcun filtro.
La più grande compagnia di autonoleggio è Cubacar. Data la grande richiesta, è consigliabile prenotare l’autovettura con largo anticipo.
Moneta: a Cuba circolano due monete, il peso convertibile – chiamato CUC – ed il peso cubano. I CUC sono usati solo dai turisti, mentre il peso cubano è la moneta locale, con cui i Cubani comprano viveri e altri beni. Le medicine sono pagate dallo stato, così come le macchine e le case.
L’economia ed il turismo sono nelle mani degli enti statali, nulla finisce nelle tasche dei poveri cubani il cui lavoro è talmente sottopagato che li costringe a trovare delle alternative come affittare la propria casa ai turisti. Le famose Case Particulares.
Devo dire, che anche per noi, come per i campesinos, l’Havana non è stata amore a prima vista. Ma dopo il primo giorno, dopo che entri nel ritmo di vita rilassato dei cubani, dopo che ti abitui al caldo afoso e costante che ti fa sudare anche le orecchie, imparerete ad amarla.
In tutta Cuba gli hotel sono spesso cari e sporchi.
La soluzione migliore è andare a dormire nelle Casa Particular, ospiti delle famiglie cubane. Affittando solo una o due camere, ed essendo la loro principale fonte di guadagno, noterete che le stanze sono pulitissime e anche se molto semplici, curate. La colazione è sempre abbondante e con frutta fresca. Noi abbiamo avuto la fortuna, sia a Viñales che a Trinidad di capitare in due famiglie meravigliose e di aver gustato le due colazioni e cene più buone dell’intero viaggio (Guarida esclusa!).
Per scegliere la vostra visitate il sito http://www.casaparticular.com/.
Tornando all’Havana, se non volete soggiornare in una casa particular, vi consigliamo i migliori alberghi. Sono tutti cari e di lusso, ma fidatevi che il comfort vi mancherà durante il viaggio, quindi approfittatene quando potete.
- Hotel Ambos Mundos: Questo edificio coloniale si trova nel cuore della città vecchia. La camera 511 è famosa perchè fu la prima residenza Cubana di Ernest Hemingway.
- Hotel Sevilla: a due passi dal Paseo del Prado, che vi ricorderete per la sfilata di Chanel, e il Museo de la Revolucion questo hotel dai colori pastello è un oasi di pace, super chic.
- Hotel Inglaterra: il più antico hotel della città con una magnifica vista dal rooftop.
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Non potete andare a Cuba e non mangiare sulla terrazza di La Guarida, di cui vi abbiamo parlato qui.
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Ci sono due modi per visitare L’Havana: a piedi o a bordo di una Chevrolet scolorita degli anni ’60.
Ecco cosa non potete perdervi:
- Una passeggiata tra le 4 piazze (Plaza de Armas, Plaza Vieja, Plaza de San Francisco de Asís e Plaza de la Catedral) e gli edifici coloniali dell’Havana Vieja. Merita una visita il Palacio de los Capitanes Generales, a Plaza de Armas.
- Ripercorrere i passi della Rivoluzione al Museo de la Revolución, al centro Havana.
- Una passeggiata lungo il Paseo del Prado, che Chanel ha trasformato in passerella per presentare la Cruise 2017.
- Una birra al tramonto sul Malecón, il famoso lungomare dell’Havana.
- Una visita al quartiere Vedado e a la plaza della Revolucion.
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Con due ore e mezza di macchina siamo arrivati a Viñales, famosa per le sue piantagioni di tabacco. Il miglior modo di visitarle è con una passeggiata a cavallo.
Il paesaggio è mozzafiato. Verdeggianti vallate a perdita d’occhio, piante e alberi da frutto di tutti i tipi. Qui potrete vedere come si fabbricano i sigari in maniera artigianale e scoprire da vicino la vita dei campesinos.
Ci sono due hotel principali a Viñales, ma noi abbiamo preferito soggiornare in una casa particular, Villa Los Jazmines (da non confondere con l’omonimo Hotel). La proprietaria, Maria, e sua figlia cucinano divinamente e la camera era molto pulita.
A metà strada tra Viñales e Trinidad, questa riserva naturale, ha una palude famosa per i coccodrilli – che potrete ammirare e fotografare – ed una laguna, la Laguna del Tesoro, che ospita 18 capanne in stile aborigeno costruite sulle palafitte. La stuttura è diffusa e molto spartana. Il ristorante e la hall si raggiungono tramite una piccola barca a remi. Qui potrete provare la carne di coccodrillo e godervi un tramonto mozzafiato sulla palude.
Trinidad dai mille colori. Questa è stata senza dubbio la tappa preferita del nostro viaggio. Antica città coloniale, patrimonio dell’Unesco, è un museo a cielo aperto.
Le sue stradine a ciottoli, i suoi edifici colorati, i suoi cortili verdi e i lampioni in ferro, la rendono unica ed affascinante.
Senza dubbio in una casa particular.
Noi abbiamo soggiornato presso l’Hostal Ingeniero Jesús. Jesus, un ingegnere super gentile e sua moglie sono stati dei perfetti padroni di casa.
Posizione centralissima, a due minuti da Plaza Major, e colazione in terrazza ricca di frutta e piatti buonissimi.
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Vicino a Plaza Major ci sono due ristorantini stupendi:
- Restaurante Museo 1514: questo ristorante con musica dal vivo è davvero particolare. La sensazione è quella di essere in un appartamento dai soffitti alti, pieno di oggetti antichi e cristalli delicati, che hai paura di rompere. Dopo la cena, ottima, ci si alza e si inizia a ballare la salsa tra i tavoli.
- Sol Ananda: se nel primo sembrava di essere finiti dentro un museo, da Sol Ananda, vi sembrerà di essere ospiti a casa di qualcuno. Potrete mangiare infatti in una camera da letto, con un letto al centro, oppure in una delle altre salette intime e nascoste dell’edificio coloniale di inizio Ottocento.
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- Visitate Plaza Major e non perdetevi un drink a la Casa de la Musica, ascoltando e ballando salsa fino a notte fonda.
- Un’escursione alle selvagge cascate di El Nicho. A metà strada tra Trinidad e Cienfuegos, potrete rinfrescarvi con un tuffo nell’acqua ghiacciata e smeraldo di questo fiume.
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Ci sono vari isolotti a Cuba dove rilassarsi un pò. Cayo Coco, Cayo Santamaria, Cayo Largo..
Avrete solo l’imbarazzo della scelta! Noi abbiamo scelto Cayo Santa Maria e il mare era sicuramente stupendo. Fate attenzione solo a quale struttura alberghiera scegliere. Sono tutte strutture grandi e con formula all inclusive purtroppo. Quindi vi consigliamo di spendere un pelo di più e di scegliere strutture con turismo europeo e non locale.

